Non un semplice soggiorno… ma un’esperienza!

Tutte le fatiche, tutte le difficoltà burocratiche, che vi garantiamo sono infinite, tutte le arrabbiature trovano la dissoluzione quando riceviamo questi commenti, che fortunatamente riescono a darci la carica per continuare ad avere una grande voglia di ospitarvi qui da noi, dando tutte le nostre energie migliori insieme alle nostre stelle che ci aiutano ogni giorno a partire dal prepararvi una particolare prima colazione, al risistemare le camere….
Ecco cosa dice un nostro ospite:

“Premetto che ho frequentato la Locanda diverse volte negli ultimi anni, in coppia, in famiglia con i figli e nonostante questo l’effetto magico è sempre lo stesso. Andare alla Locanda non è un semplice soggiorno ma come ho scritto nel titolo, un’esperienza. Le camere sono confortevoli ma al tempo stesso mantengono il fascino dei secoli di storia trascorsa, storia che si respira nell’atmosfera ed in ogni dettaglio. La squisita professionalità e simpatia di Barbara e Sabrina, la meravigliosa colazione che ti accoglie al mattino, un insieme armonioso e perfetto che ti avvolge e rende il soggiorno in questo incantevole posto un’esperienza unica ed irripetibile.”

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La bellezza e la forza di un gruppo, soprattutto quando si chiama Donna!

Finalmente è arrivato Dicembre e con lui il periodo dell’anno in cui si fanno bilanci e si tira un po’ il fiato dopo una stagione lunga e intensa; negli ultimi anni, in cui la crisi si è fatta sentire ovunque, noi due sorelle arriviamo al periodo natalizio sempre un po’ con l’acqua alla gola, un po’ affaticate, pur avendo lavorato tanto, e quest’anno anche meglio degli scorsi.

Infatti, sembra che ci sia stata una ripresa e che il turismo sia, come deve essere per un paese come l’Italia, il motore di questa nazione.

Facciamo del nostro meglio per ospitare italiani e stranieri qui da noi lasciando che si portino a casa un’esperienza di vita, che ritrovino un pò il ritmo della natura e tutto ciò richiede tanta cura, tanto impegno, un’attenzione continua che non riusciremmo a dare da sole, noi due sorelle e non è assolutamente facile riuscire a trovare un gruppo di persone con le quali lavorare in modo affiatato.

Quest’anno è stato un bell’anno come lavoro di gruppo al femminile,  ne siamo soddisfatte, contente, quindi vorremmo cogliere questa occasione, ed utilizzare questa pagina di blog, per ringraziare le nostre stelle: Caterina, Vittoria, Valentina, Aurora, Carla.

E le abbiamo elencate non in ordine di importanza, ma in ordine di apparizione… ossia per come le vedrete più o meno in locanda con noi, a seconda della loro disponibilità, ma tutte sempre con il massimo dell’energia e della serenità!

Crediamo che l’unione faccia la forza, ed avere delle persone fidate che ti rappresentano, ci permette di essere anche mogli e mamme, non solo imprenditrici, e siccome crediamo prima di tutto nei nostri mariti e nei nostri figli, queste stelle meravigliose ci permettono di essere anche altro quando non siamo in locanda, ai nostri casali o ad organizzare un evento!

Semplicemente Grazie!!!

Sabrina e Barbara

“Le Marini”

Una passeggiata da Bagno Vignoni a Montalcino

Prima di tutto è necessario fare una piccola premessa: di tutta la famiglia io, Barbara, sono la meno sportiva, faccio pilates due volte a settimana, ma come dicono i miei figli… “ah perché pilates sarebbe uno sport??!!”, però mi piace camminare soprattutto per i sentieri che ci circondano. Ma onestamente lo sport non è la mia priorità.

Da un po’ di tempo con Luca, mio marito, che a differenza di me ama lo sport e riesce in tutte le discipline, parlavamo di fare una bella passeggiata da Bagno Vignoni a Montalcino.
A me l’idea piaceva ma la distanza mi preoccupava perché sono ben circa 30 km e mica siamo in Pianura Padana dove tutto è piatto, qui è un bellissimo continuo up and down come mi dicono sempre i miei ospiti inglesi…

Ma questa volta volevo provarci e non mi andava di far la sfaticata di famiglia e poi Luca mi aveva detto che avremmo potuto fermarci all’Abbazia di Sant’Antimo riducendo di 15 km il percorso…ciò mentalmente mi aiutava. 🙂

E così una mattina della scorsa settimana siamo partiti da Bagno Vignoni: subito con una bella salita per arrivare a Vignoni alto, minuscolo borgo con qualche casa, una torre ed una chiesetta e niente più se non fosse per una vista mozzafiato sulla val d’orcia soprattutto dalla Porta del Sole! Arrivati poi all’incrocio per San Quirico d’Orcia ci siamo incontrati con due amici proseguendo con loro la camminata diretti verso la Ripa d’Orcia.
La prima parte della camminata è andata bene mi sentivo in forma forse avevo l’energia giusta e così chiacchieravo e camminavo senza nemmeno accorgermi che avevamo già fatto una decina di km, arrivati alla Ripa ci siamo diretti verso l’Abbazia di Sant’Antimo ma è da lì che ho cominciato ad accusare perché l’abbazia sembrava essere un miraggio e non arrivava mai. Il momento più ostico è stato guadare il fiume Orcia che ovviamente in questo periodo è abbastanza gelido….meno male che ho fatto la mossa giusta di togliremi le scarpe e tirarmi su la tuta perché vi potete immaginare come sarebbe stato se mi fossi bagnata le scarpe e dover poi camminare ancora!

Abbiamo attraversato campi e percorso sentieri e poi siamo arrivati alla ferrovia di Amiata scalo ma lì non sapevamo come fare a superarla, sapevamo di essere ormai prossimi alla meta ma non vedevamo più il percorso quindi un po’ da incoscienti abbiamo camminato di fianco ai binari, fortunatamente abbiamo scampato il pericolo e ci avviciniamo all’Abbazia. Io ero ormai stanchissima e avrei voluto lamentarmi ma essendo l’unica donna non volevo apparire la solita rompiscatole però le gambe mi facevano male e sognavo il divano… poi all’improvviso eccola….immersa nelle morbide colline tra qualche olivo e i cipressi l’Abbazia di Sant’Antimo mi è apparsa ancor più meravigliosa…avevamo raggiunto la META. In realtà stavo sognando un bicchiere di vino e un buon panino al prosciutto crudo che ti preparano al barretto prima di arrivare all’abbazia e così quando ci siamo fermati e io ero convinta e felice di avercela fatta in realtà era solo una bella illusione perché mio marito ha proposto di arrivare a Montalcino….COSAAAA??
Volevo restare lì e lasciarli andar via ma quando Luca mi ha detto “dai sei arrivata fin qui e non vuoi proseguire per Montalcino, poi ti penti perché non è una passeggiata che fai tutti i giorni, chissà quando ti ricapita” e caspita, così ha giocato con il mio senso di colpa e ha fatto centro perché ho accettato la sfida.
Abbiamo percorso una lunga e ripida salita perché Montalcino è a 567 m. mentre noi eravamo a valle e infatti quando abbiamo raggiunto il passo del lume spento a 600 m ero veramente a pezzi ma i ragazzi mi incoraggiavano dicendo che ormai eravamo davvero arrivati….si vabbè da lì ci abbiamo messo ancora un’ora ma il panorama meritava, siamo passati dalle aperte colline ai sentieri boscosi e poi siamo arrivati davvero e a quel punto siamo veramente andati a bere un rosso di Montalcino e a rimpinzarci di affettati toscani!

Stanca ma felice di avercela fatta e con gli occhi colmi di immagini di una terra che amo fatta di colline sinuose, vigneti, uliveti e boschi, consiglio questa bellissima passeggiata a tutti i miei ospiti.

Il nostro primo “Siena Wedding”: Luca e Barbara sposi

Ci piace l’idea di avviare il nostro “blog” con il punto di vista di Luca, mio, ora , marito, perché in genere i
blog sui matrimoni sono scritti dalle donne, che fin da bambine sognano il matrimonio con il principe
azzurro, ma, invece, che pensano gli uomini? Ecco cosa ha pensato Luca….

In effetti è vero dopo 10 e dico 10 anni mi sono sposato. Avevo sempre dichiarato che non avrei avuto
bambini e non mi sarei sposato. Poi ho incontrato Barbara, per caso, o meglio per il fato, a Bagno Vignoni e
dopo soli sei mesi di amore folle è rimasta incinta ed è nato Rocco, poi dopo cinque anni è arrivato anche
Paolo. Ma il matrimonio no. Era una cosa noiosa per gli sposi e per le coppie, solo giusta per rimorchiare,
per chi ci riusciva. La pensavo così, lo sapevano tutti i miei amici, e quando il 10 giugno 2013 ho inviato le
partecipazioni per il matrimonio non ci credevano. In realtà qualcuno era infastidito. Il matrimonio era per il
22 successivo. Tant’è…
Avevamo deciso di sposarci nel marzo dello stesso anno, cercando di capire la data buona a seconda della
disponibilità dei casali che normalmente affittiamo e da parte mia continuavo a sperare fossero sempre
pieni. A maggio però dovevamo decidere se tenerlo per noi o metterlo nelle disponibilità dei turisti, non
avevo più scampo… Cercai di trattare….Una cosa semplice dicevo, con poche persone …. E poi ho sfoderato
il mio asso nella manica… Mi sposo, ma solo se il dj sarò io…. magari con un nome d’arte ed una maschera,
vedremo….Lei ha barcollato ma non aveva scelta e finalmente ho guadagnato la mia prima performance da
dj. Le maschere le ho messe ma il nome non l’ho trovato. E mi sono divertito. Parecchio direi.
Abbiamo pensato che sarebbe stato bello creare due momenti: la mattina il matrimonio nella piccola
chiesa di Bagno Vignoni e la sera una festa al casale vicino a Pienza.
In effetti siamo stati anche fortunati, una bella festa dipende da diverse cose. Alcune le puoi controllare
altre no.
Gli amici puoi controllarli. Devi chiamare solo quelli a cui vuoi bene o quelli a cui vuoi chiedere un prestito.
I parenti… quelli hai e quindi…
La musica… se ci sono io è sicura.
Ma col tempo, col prete e con l’ambientazione abbiamo avuto un gran culo.
Il resto l’ha fatto Barbara, aiutata da Sabrina. Tutto magnifico, tutti ci siamo divertiti e tutti abbiamo fatto
festa. Del resto l’ho sposata….ed il dj è stato acclamato per tutta la serata. Forte quel dj di cui non ricordo il
nome…
22 giugno, Mattina meravigliosa. Alle 8 mi alzo e parto di corsa fino al Castello della Ripa, chiaramente
ripassando mentalmente la playlist che avrei dovuto suonare alla sera sotto la mia maschera. Quando arrivi
sei contento non solo per il paesaggio mozzafiato ma anche perché ci sei arrivato, vista la salita. Ma poi
devi tornare.
Torno. Chiaramente in ritardo, ma Barbara si sta pettinando in casa dei nonni e quindi non può
rimproverarmi. Faccio la doccia e con Chico, mio fratello, decido come vestirmi. Alla fine metto una sua
camicia con quello che trovo in casa. Unico tocco di classe – oltre alla camicia del figo fratello
fasciontrender – imprestata – come direi io, sono un paio di pantaloni di Gucci comprati solo per il gusto di
stupire le commesse che non credevano che un barbone come me, presentatosi in negozio con pantaloni
con piega stile anni 80 e mocassini ripassati, potesse effettivamente sfoderare la propria credit card. Il tutto
ancora oggi mi costa mail moleste settimanali di G che mi invita a comprare i suoi ultimi prodotti. Ma
dovrei separarmi per risposarmi per tornarci. A proposito… quei pantaloni non li ho più rimessi ora che ci
penso. E dire che ogni volta che si compra qualche cosa per il matrimonio, qualche cosa che costa, si dice
sempre “ ma poi li riuso… col cazzo che li ho riusati. Aspetterò la cresima di Paolo.

Beh comunque finalmente ero vestito. La sposa ancora non rompeva, era in ritardo. E quindi aperitivo da
Ornella. Bella idea, mi sentivo da Dio. Stavo in un posto stupendo – in cui abito – aspettando con un
bicchiere di vermentino in mano che la sposa scendesse di casa per accompagnarla in chiesa. Ma colpo di
scena, non potevo accompagnarla. Tocca al babbo, Il suo e io preso dal vermentino insieme al fratello super
fico arrivo “in ritardo” in chiesa.
Andare a piedi dalla casa alla chiesa è un privilegio di pochi. Come quello di abitare in un borgo di 25
abitanti con 5 ristoranti, 2 bar e diversi negozi e alberghi. Oltre a due piscine di acqua termale, dimenticavo.
Una figata pazzesca (scusate ma sono cresciuto negli anni 80, forse è un retaggio di Drive in, ..mah…)
Comunque la cerimonia è stata…familiare del resto eravamo in famiglia. Don Gianni ha chiamato Paolo e
Rocco di fianco a noi e sembrava proprio di stare ad una riunione di amici. Chiaramente Uno guidava la
ciurma.
All’uscita tutto da copione con riso ovunque soprattutto sui miei trusers di Gucci che rimangono macchiati
in modo preoccupante. Li potrò di nuovo usare …. Magari ad una cena di gala con il sindaco o per il
ricevimento insegnanti. Ero preoccupato.
La preoccupazione svanisce quando vedo Iacopo e Alessandro del loggiato che preparano il cosiddetto –
apericena. Solo che eravamo a pranzo. Mangiato da Dio. Anche don Gianni ha confermato. Io procedo sotto
i flash al taglio della Porchetta in sostituzione della torta nunziale. Buona buonissima. Ma la tensione mi
chiude lo stomaco – riesco solo a bere il Brut di …. e preclude le possibilità di successo della mia ipotetica –
con il senno di poi – prestazione ginnica dedicata alla ginnastica nunziale prevista per la sera.
Mangiamo, facciamo foto, ridiamo e vedo amici, amici davvero che da un po di tempo non vedo. Bellissimo.
La giornata è bellissima le persone sono bellissime. Ma è tardi dobbiamo andare a sistema le cose per la
sera. Per la festa a Villapienza.
A Villapienza ci aspettano le truppe d’assalto. Sabrina, la sorella di Barbara con Giancarlo, suo marito che
avevano già cominciato ad allestire il giardino con tavoli apparecchiati e fiori di campo, poltrone e divani
che in genere teniamo in casa ma che ci piace mettere fuori perché l’idea era facciamo una festa informale
senza posti a sedere, né assegnati, che ognuno mangi quel che vuole e dove vuole. E poi candele e lanterne
ovunque e coperte e tappeti sul prato per far giocare i bambini.
Intanto in cucina Letizia, la nostra super cuoca e Alessandro, il nostro master chef, stanno preparando
piatti tipici toscani con influenze fusion….tutto stra buono a sentir gli amici visto che io ho mangiato
veramente poco, in compenso ho bevuto parecchio! Il vino siamo andati a comprarlo direttamente nelle
cantine quindi ottimo!!!
L’unico vero problema è che mi sono talmente divertito e ho tanto festeggiato che i doveri coniugali
annessi alla prima notte di nozze li ho rimandati alla notte successiva…o forse a quella dopo ancora. Si …
ancora non ricordo. I miei ricordi si fermano al tuffo in piscina. Anche se l’immagine, il ricordo che più mi è
rimasto impresso oltre al sorriso felice di Barbara, che davvero non potrò più scordare, è il tramonto che ci
ha regalato la Val d’Orcia. Un tramonto che illuminava i visi, i profili delle persone che amo e che ho amato
e che per fortuna quel giorno erano con noi.
E’ stata una giornata talmente bella che alla fine ci siamo detti che ci sarebbe piaciuto organizzarne ancora.
Non potevamo sposarci ogni anno e quindi siamo partiti con un’altra idea. My tuscan wedding tramutato in
Sienawedding.com

Come vivere l’Autunno in Val D’Orcia

Partite alla scoperta dell’Autunno in Val d’Orcia, venite a respirare meraviglia!

E’ inconsueto pensare di concedersi una fuga rilassante durante l’autunno, ma vi garantisco che per venire in Val d’Orcia è proprio uno dei periodi migliori!
In questi ultimi anni poi…..Ottobre sembra un mese quasi estivo con temperature che si avvicinano ai 26 gradi, come in questi giorni, che permettono di gironzolare spensierati tra i borghi della Val d’Orcia per poi bagnarsi la sera in una pozza termale naturale.
Proprio domenica scorsa sono stata ad arrampicare con Giancarlo, mio marito, nostra figlia, e qualche amico, ed è stata una giornata piena di profumi ancora intensi di cespugli mediterranei, ogni tanto un po’ di odore di frasche bruciate, ma ancora tutta la natura in esplosione, solo in lontananza la cima del monte Amiata che sta diventando arancione……e ci ricorda che è solo Autunno!
Oltre a fare attività sportive (sudando meno!) ci si può anche godere tantissime leccornie come la sagre della castagna, ed i funghi!
Ogni passeggiata in autunno in Val D’orcia, ogni scorcio, le dolci colline ogni volta colorate con una tinta diversa e sfumature che fanno sognare, tutto questo, per noi, è una scossa di vita, ogni volta!
E se ci si scorda…..basta un’immagine che ti riporta dentro la scossa di energia dei giorni trascorsi tra quelle colline, i cipressi sparsi e quindi…..ecco che di nuovo si è lì….questo è quello che ho sempre provato abitando la Val D’Orcia con tutti i suoi magnifici borghi e i suoi colori “pastello”.
In Autunno i colori sono marrone chiaro, marrone scuro, un pò arancio, verde…..e quanti ne vogliamo ancora?
Sono ottimi per creare dipinti, fotografie, essere guardati, mangiati, divorati tramite quei piatti che ne riprendono proprio le sfumature come i pici con i funghi o il castagnaccio…..slurp!!
Magari la prossima volta vi racconto le ricette!
Intanto… vi aspettiamo! Tra un mesetto….anche con i camini accesi.

Sabrina e Barbara

Barbara e Sabrina

Siamo Barbara e Sabrina, due sorelle che dopo gli studi in Italia e all’estero e dopo molti viaggi, hanno deciso di ritornate in Val d’Orcia per lavorare nel turismo. Abbiamo ristrutturato un edificio del 1400, riportandolo alle sue origini, e lo abbiamo trasformato in una locanda per viaggiatori, viandanti e sognatori innamorati.
Abbiamo voluto creare un rifugio piacevole e stravagante con un’atmosfera rilassata dove parenti, amici, amici di amici e chiunque voglia condividere con noi un pezzo del proprio percorso di vita possa assaporare il nostro stile di vita toscano.

Abbiamo creato un rifugio dove freschezza, semplicità e spontaneità vi faranno dimenticare il ritmo frenetico della quotidianità. Al di fuori degli schemi, senza tv in camera, un unico frigo bar in salotto, la Locanda del Loggiato è un luogo creato per parlare, leggere, amoreggiare, dipingere, innamorarsi della natura e riappropriarsi di se stessi.

Quello che vi proponiamo è una vacanza in cui le emozioni la fanno da padrone, cominciando dal sorriso con cui sarete accolti al vostro arrivo o al mattino per la colazione.

Ci piace condividere con voi le nostre passioni e le nostre esperienze, e soprattutto le emozioni , ecco perché in questa sezione condivideremo con chi vorrà conoscerci i nostri pensieri.

Barbara e Sabrina