24 Ottobre 2017
Il nostro primo “Siena Wedding”: Luca e Barbara sposi
Ci piace l’idea di avviare il nostro “blog” con il punto di vista di Luca, mio, ora , marito, perché in genere i
blog sui matrimoni sono scritti dalle donne, che fin da bambine sognano il matrimonio con il principe
azzurro, ma, invece, che pensano gli uomini? Ecco cosa ha pensato Luca….
In effetti è vero dopo 10 e dico 10 anni mi sono sposato. Avevo sempre dichiarato che non avrei avuto
bambini e non mi sarei sposato. Poi ho incontrato Barbara, per caso, o meglio per il fato, a Bagno Vignoni e
dopo soli sei mesi di amore folle è rimasta incinta ed è nato Rocco, poi dopo cinque anni è arrivato anche
Paolo. Ma il matrimonio no. Era una cosa noiosa per gli sposi e per le coppie, solo giusta per rimorchiare,
per chi ci riusciva. La pensavo così, lo sapevano tutti i miei amici, e quando il 10 giugno 2013 ho inviato le
partecipazioni per il matrimonio non ci credevano. In realtà qualcuno era infastidito. Il matrimonio era per il
22 successivo. Tant’è…
Avevamo deciso di sposarci nel marzo dello stesso anno, cercando di capire la data buona a seconda della
disponibilità dei casali che normalmente affittiamo e da parte mia continuavo a sperare fossero sempre
pieni. A maggio però dovevamo decidere se tenerlo per noi o metterlo nelle disponibilità dei turisti, non
avevo più scampo… Cercai di trattare….Una cosa semplice dicevo, con poche persone …. E poi ho sfoderato
il mio asso nella manica… Mi sposo, ma solo se il dj sarò io…. magari con un nome d’arte ed una maschera,
vedremo….Lei ha barcollato ma non aveva scelta e finalmente ho guadagnato la mia prima performance da
dj. Le maschere le ho messe ma il nome non l’ho trovato. E mi sono divertito. Parecchio direi.
Abbiamo pensato che sarebbe stato bello creare due momenti: la mattina il matrimonio nella piccola
chiesa di Bagno Vignoni e la sera una festa al casale vicino a Pienza.
In effetti siamo stati anche fortunati, una bella festa dipende da diverse cose. Alcune le puoi controllare
altre no.
Gli amici puoi controllarli. Devi chiamare solo quelli a cui vuoi bene o quelli a cui vuoi chiedere un prestito.
I parenti… quelli hai e quindi…
La musica… se ci sono io è sicura.
Ma col tempo, col prete e con l’ambientazione abbiamo avuto un gran culo.
Il resto l’ha fatto Barbara, aiutata da Sabrina. Tutto magnifico, tutti ci siamo divertiti e tutti abbiamo fatto
festa. Del resto l’ho sposata….ed il dj è stato acclamato per tutta la serata. Forte quel dj di cui non ricordo il
nome…
22 giugno, Mattina meravigliosa. Alle 8 mi alzo e parto di corsa fino al Castello della Ripa, chiaramente
ripassando mentalmente la playlist che avrei dovuto suonare alla sera sotto la mia maschera. Quando arrivi
sei contento non solo per il paesaggio mozzafiato ma anche perché ci sei arrivato, vista la salita. Ma poi
devi tornare.
Torno. Chiaramente in ritardo, ma Barbara si sta pettinando in casa dei nonni e quindi non può
rimproverarmi. Faccio la doccia e con Chico, mio fratello, decido come vestirmi. Alla fine metto una sua
camicia con quello che trovo in casa. Unico tocco di classe – oltre alla camicia del figo fratello
fasciontrender – imprestata – come direi io, sono un paio di pantaloni di Gucci comprati solo per il gusto di
stupire le commesse che non credevano che un barbone come me, presentatosi in negozio con pantaloni
con piega stile anni 80 e mocassini ripassati, potesse effettivamente sfoderare la propria credit card. Il tutto
ancora oggi mi costa mail moleste settimanali di G che mi invita a comprare i suoi ultimi prodotti. Ma
dovrei separarmi per risposarmi per tornarci. A proposito… quei pantaloni non li ho più rimessi ora che ci
penso. E dire che ogni volta che si compra qualche cosa per il matrimonio, qualche cosa che costa, si dice
sempre “ ma poi li riuso… col cazzo che li ho riusati. Aspetterò la cresima di Paolo.
Beh comunque finalmente ero vestito. La sposa ancora non rompeva, era in ritardo. E quindi aperitivo da
Ornella. Bella idea, mi sentivo da Dio. Stavo in un posto stupendo – in cui abito – aspettando con un
bicchiere di vermentino in mano che la sposa scendesse di casa per accompagnarla in chiesa. Ma colpo di
scena, non potevo accompagnarla. Tocca al babbo, Il suo e io preso dal vermentino insieme al fratello super
fico arrivo “in ritardo” in chiesa.
Andare a piedi dalla casa alla chiesa è un privilegio di pochi. Come quello di abitare in un borgo di 25
abitanti con 5 ristoranti, 2 bar e diversi negozi e alberghi. Oltre a due piscine di acqua termale, dimenticavo.
Una figata pazzesca (scusate ma sono cresciuto negli anni 80, forse è un retaggio di Drive in, ..mah…)
Comunque la cerimonia è stata…familiare del resto eravamo in famiglia. Don Gianni ha chiamato Paolo e
Rocco di fianco a noi e sembrava proprio di stare ad una riunione di amici. Chiaramente Uno guidava la
ciurma.
All’uscita tutto da copione con riso ovunque soprattutto sui miei trusers di Gucci che rimangono macchiati
in modo preoccupante. Li potrò di nuovo usare …. Magari ad una cena di gala con il sindaco o per il
ricevimento insegnanti. Ero preoccupato.
La preoccupazione svanisce quando vedo Iacopo e Alessandro del loggiato che preparano il cosiddetto –
apericena. Solo che eravamo a pranzo. Mangiato da Dio. Anche don Gianni ha confermato. Io procedo sotto
i flash al taglio della Porchetta in sostituzione della torta nunziale. Buona buonissima. Ma la tensione mi
chiude lo stomaco – riesco solo a bere il Brut di …. e preclude le possibilità di successo della mia ipotetica –
con il senno di poi – prestazione ginnica dedicata alla ginnastica nunziale prevista per la sera.
Mangiamo, facciamo foto, ridiamo e vedo amici, amici davvero che da un po di tempo non vedo. Bellissimo.
La giornata è bellissima le persone sono bellissime. Ma è tardi dobbiamo andare a sistema le cose per la
sera. Per la festa a Villapienza.
A Villapienza ci aspettano le truppe d’assalto. Sabrina, la sorella di Barbara con Giancarlo, suo marito che
avevano già cominciato ad allestire il giardino con tavoli apparecchiati e fiori di campo, poltrone e divani
che in genere teniamo in casa ma che ci piace mettere fuori perché l’idea era facciamo una festa informale
senza posti a sedere, né assegnati, che ognuno mangi quel che vuole e dove vuole. E poi candele e lanterne
ovunque e coperte e tappeti sul prato per far giocare i bambini.
Intanto in cucina Letizia, la nostra super cuoca e Alessandro, il nostro master chef, stanno preparando
piatti tipici toscani con influenze fusion….tutto stra buono a sentir gli amici visto che io ho mangiato
veramente poco, in compenso ho bevuto parecchio! Il vino siamo andati a comprarlo direttamente nelle
cantine quindi ottimo!!!
L’unico vero problema è che mi sono talmente divertito e ho tanto festeggiato che i doveri coniugali
annessi alla prima notte di nozze li ho rimandati alla notte successiva…o forse a quella dopo ancora. Si …
ancora non ricordo. I miei ricordi si fermano al tuffo in piscina. Anche se l’immagine, il ricordo che più mi è
rimasto impresso oltre al sorriso felice di Barbara, che davvero non potrò più scordare, è il tramonto che ci
ha regalato la Val d’Orcia. Un tramonto che illuminava i visi, i profili delle persone che amo e che ho amato
e che per fortuna quel giorno erano con noi.
E’ stata una giornata talmente bella che alla fine ci siamo detti che ci sarebbe piaciuto organizzarne ancora.
Non potevamo sposarci ogni anno e quindi siamo partiti con un’altra idea. My tuscan wedding tramutato in
Sienawedding.com